mercoledì 30 novembre 2011

Cominciare

Ho cominciato un corso di fotografia.
Finalmente possediamo una grandiosa reflex, regalo di matrimonio dei testimoni di Lui, e non abbiamo nessuna intenzione di usarla in modalità automatica fissa. Finora il corso mi fa schifo, non è che mi interessi molto sapere cosa c'è dentro la macchina fotografica, non ho nessuna intenzione di smontarla, voglio dire. Inoltre non sono mai stata molto portata per la matematica e la scienza, ho il cuore e l'anima dell'artista, io. Però ho altre 3 lezioni davanti, di cui una in cui ci insegneranno ad usare tutti i bottoncini e le levette delle nostre bestioline, e un'uscita pratica in centro città. Vi saprò dire.

Ho cominciato a correre.
La prima volta mi sono fermata un paio di volte col cell in mano pronta a chiamarmi un'ambulanza. La seconda mi sono slogata la caviglia e sono tornata a casa strisciando. Ora non va meglio, ma persevero. Cerco di farlo tre volte la settimana, a giorni alterni con la palestra.
Non sono una fissata con la linea, ma mangio troppo, ho sempre fame, e più fa freddo più il mio corpo pretende pasta al forno, nutella, ragù e polpettine al sugo, ergo non posso proprio permettermi di stare ferma. Oltre al fatto che da quando faccio attività fisica mi sento davvero tanto bene e riesco a stare sveglia fino a mezzanotte senza sentirmi mai stanca e riuscendo a fare tante cose.
Così un giorno si e uno no mi metto le mie Nike bianche con le bordature fuzzia e corro fino a casa di Suocera. Suocera dista circa 800 metri di strada da casa nostra, che sommati agli 800 del ritorno fanno 1km e 600 metri. Si lo so, n'è un kez, ma per una che si stanca ad alzarsi dal divano per prendersi un Tronki dal portacaramelle è moltissimo. E poi, ho appena cominciato, magari tra un mese invece di andare da Suocera vado da Mammina che di kilometri ne dista cinque.
Certo.

Ho cominciato a comportarmi male al lavoro.
Il troppo storpia. E io comincio davvero ad essere insofferente. Di certo non aiuta sentire le mie amiche, la mia famiglia, i conoscenti e un paio di colleghe, dire continuamente 'ma questa è pazza, non si è mai sentito nessuno comportarsi così, meno male che te ne vai, bisognerebbe fare qualcosa, robe dell'altro mondo, le manca una rotella' e via dicendo. Preferirei di gran lunga parlare d'altro ma evidentemente la mia situazione lavorativa desta scalpore. Va bè, cercherò d'ora in poi di parlarne meno io.
Ciò non toglie che comincio a fare dei piccoli dispettucci, a essere meno disponibile e rispondere a colleghe e collaboratrici 'che mi frega, tanto tempo un mese e me ne vado'.
Non si fa. Non è da me. Voglio andarmene via a testa alta e con la coscienza a posto, sapendo di aver fatto tutto con la mia solita perfezione. Chissà che una settimana di ferie (la prossima) mi aiuti a ricaricarmi per arrivare fino alla fine portando avanti i miei buoni propositi.
Intanto sono qui bella rilassata in ufficio a caxxeggiare quando dovrei essere a 100km di distanza, ergo li sto bellamente ignorando, i miei buoni propositi. Che brava.

Ho cominciato ad organizzare il mio Natale e il mio Capodanno.
Epifania no, perchè tutte le feste si porta via, e non è una bella cosa.
La vigilia vorrei avere le mie amiche più migliorissime alla mia tavola, andare alla Messa di mezzanotte, e perchè no, ringraziare Gesù o chi per esso per quest'anno favoloso che ho avuto la fortuna di avere, a dispetto del lavoro e della PsicoBoss. Mi sono sposata, ho fatto un sacco di feste, ho amato le mie amiche, ho trovato una nuova famiglia e una nuova sorellina (suoceri e cognata), ho cominciato a costruire la mia piccola famiglia, anzi, si è solidificata, anche se per ora siamo solo io CM e Gatto, e per ora è bellissimo così.
Ho potuto vedere tanti posti, di tornarci anche, Ibiza, Milano Marittima (non c'ero mai stata!), lo SriLanka, le Maldive, e tra pochi giorni Parigi, tutto in pochi mesi.
Ho tantissimi progetti, qualcuno difficile, nessuno irrealizzabile, uno, grandissimo, alle porte, e per me è fondamentale avere dei progetti e soprattutto sapere di poterli realizzare, mi fa sentire viva e piena di energia.
Se non è fortuna questa! Dovremmo festeggiare anche noi un Giorno del Ringraziamento, non importa chi ringraziare, ognuno potrebbe ringraziare chi vuole, l'importante sarebbe davvero ringraziare.
Per Capodanno vi dirò, per ora è in corso una diatriba familiare. Che, si sa vincerò io. No, niente ricatti sessuali nè minacce omicide. A CM basta presentare per due sere di fila le minestre liofilizzate Knorr nel piatto, che il terzo giorno ti implora lo spezzatino con la polenta in cambio di qualsiasi cosa. Altro che Victoria's Secret e evoluzioni da Cicciolina. Nel 2012 gli uomini vogliono esser presi per la gola esattamente come i nonni dei loro nonni, sentiteammè.

E dopo il Consiglio del Giorno, vi lascio alle vostre cose, e vi auguro una piacevole continuazione di giornata. Vi bacio e vi abbraccio.

lunedì 28 novembre 2011

Comodini di qua, comodini di là

Ragazzi sono annoiatissima.
Il pensiero che tra un mese e mezzo termina il mio lavoro qui mi toglie qualsiasi voglia di fare. Non parliamo poi dell'entusiasmo, che quello l'ho perso mesi orsono. Per fortuna settimana prossima sono in ferie così sto lì a grattarmi la pancia per un pò di giorni e chi ci pensa più. E poi tempo un paio di settimane arriverà il Natale! Io adoro il Natale.
Giusto ieri ho fatto l'albero, alla fine non l'abbiamo spruzettato con le bombolette perchè per fortuna ci eravamo dimenticati di comprarle, ma ci abbiamo messo talmente tanta roba sopra che è venuto bellissimo lo stesso: verde albero di plastica finta sotto, pieno di palle, pigne, stelle e fiocchi di neve sopra, tutti argentati, glitterati o piuminosamente bianchi. Con somma gioia di Gatto che si è già scatenato e con gran nervoso di CM che odia i brillantini perchè gli sanno di sporco. Solo per questo potrei chiedere il divorzio seduta stante ma porto pazienza e lo archivio per quando non ne potrò davvero più di lui.

Oltre all'albero mi sono dilettata a montare il mio comodino. Alcune di voi sapranno già da FB che qualche giorno fa sono stata all'Ikea, ho comprato due bei comodini e ne ho montato uno per CM preparandoglielo con la sua lampada, il libro e le veline sopra, e infiocchettando tutto come un regalo di Natale anticipato. Non sto qui a raccontarvi la sua gioia dopo che per quasi due anni lamentava la mancanza di questo accessiorio a quanto pare indispensabile per il genere maschile, ma vi rinnovo il mio invito a prenderlo in considerazione come regalo per i vostri compagni, dato che anch'io l'ho molto sottovalutato a torto, vista la reazione entusiastissima che si è protratta per tre giorni almeno.

E così ieri ho detto addio al mio vecchio comodino. Senza star qui a descriverlo, vi posto direttamente una foto:
(si, è la mia collezione 2007/2008 di Vanity Fair con Patrick Dempsey in pole position)
Ho buttato piangendo le vecchie riviste (io terrei anche i Topolini di mia zia del 1985) e, armata di martello e cacciavite, ho montato anche il mio.

Montare mobili dell'Ikea mi rilassa e mi rende fiera di me: innanzitutto, pur sapendo che le istruzioni sono a prova di stupido, mi inorgogliosisce assai capire al volo quale bullone va in quale buco. Insomma, le capisco!
Poi sei lì che giri-giri col cacciavite, batti-batti col martello, pensando che quello è il collo, o magari la testa di una tal persona, a me fa scaricare i nervi e mi rende una persona più soddisfatta della vita in generale.
Da non sottovalutare infine il fatto che mi sento molto uomo, il che esaudisce uno dei più grossi desideri della mia vita. Insomma, io donnina fragile e indifesa, con le mie gonnelline, i miei tacchi 12 e le mie unghie con la french che tira su da sola non solo comodini, ma anche librerie e mobiletti e vetrinette e piccole mensole a cubo...si, decisamente mi fa sentire molto maschia, e per quanto mi riguarda è una gran bella soddisfazione.

Bene, deciso che per oggi ho sproloquiato inutilmente a sufficienza, vi saluto lasciandovi la diapositiva del mio nuovo comodino, asserendo che però, a dirla tutta, a me piaceva di più quello vecchio:
Kiss, C.


venerdì 25 novembre 2011

Letterina (e Babbo Natale non c'entra)

Aggiornamenti lavorativi.

Dal primo dicembre noi responsabili dobbiamo essere alla porta del primo punto vendita della giornata all'orario di apertura. Ciò vuol dire che, se il mio primo negozio è a Bologna, io devo partire di casa almeno alle 6.30. L'orario di ritorno all'ufficio centrale è dalle 18.30 in poi. E' obbligatorio passare presso l'ufficio centrale tutte le sere. L'ufficio centrale non c'entra niente con la zona geografica che gestisco io, quindi difficilmente riuscirò a raggiungerlo prima delle 19. L'ufficio centrale dista circa un'ora da casa mia. Ciò totalizza all'incirca 13 ore e mezza di lavoro giornaliere. All'incirca, eh.
Il pagamento dello straordinario non è contemplato.

Dal primo di dicembre il budget giornaliero per cibo e beverages è di 15 euro, tutti da fatturare. Se sto morendo di sete e mi fermo in un bar, devo farmi fare la fattura x una bottiglietta d'acqua, altrimenti non mi viene rimborsata. Se devo fare assolutamente la cacca e mi fermo in un bar xchè ho scordato di mettermi il pannolone quella mattina, e se per usare il bagno devo per lo meno ordinare un caffè, questo non mi viene rimborsato.
Fare il giro dell'oca e spendere almeno 20 euro di benzina inutilmente per farsi vedere alla sera all'ufficio centrale va bene, spendere un euro per un doveroso caffè, no.
Logica aziendale di una S.P.A., sembrerebbe.

Dal primo di dicembre le ferie sono decise dall'azienda. Se vengono accumulate più di due settimane di ferie, l'azienda provvede subito a farne smaltire almeno una. Obbligatoriamente. I permessi vengono scalati mensilmente, che si stia a casa o meno. Se non si fanno, vengono persi. Non si possono prendere permessi in concomitanza con i ponti. Non si possono più fare i ponti.

Se ti va bene così, ottimo. Se non ti piace la minestra, quella è la finestra.

Il 15 gennaio sarà il mio ultimo giorno in quest'azienda. Buona vita a tutti, soprattutto alla finestra.

Buon weekend a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!

lunedì 21 novembre 2011

Noioso inutile sproloquio

Oggi, non avendo un piffero da raccontare, farò quello che non faccio mai, xchè ODIO: parlerò del mio weekend!

Che schifo, lo so... anche xchè non ho fatto niente di che.

Sabato mi sono lavata i capelli e fatta lo scrub al corpo aspettando l'una. Poi con CM siamo andati a qualche appuntamento immobiliare, nella speranza che ameni ruderi e spelacchiati terreni ci ispirassero la coccola sensazione di dimora, o almeno la rasserenante sensazione che l'eventuale mutuo non ci avrebbe strangolati.
Niente da fare.
Abbiamo così progettato l'omicidio della sua dolce cara nonnina, dato che la casupola in cui vive da 250 mq con terreno circostante di 1500 mq sarebbe già di CM, se non fosse che la dolce cara nonnina deve prima tirare le cuoia. Poi però abbiamo deciso che è meglio che muoia da sola, aiutata dalla natura, pur considerando con amarezza che col nostro cul0, essa lascerà questa terra il giorno dopo che avremo firmato per l'acquisto di qualcosa che ci svenerà per il resto dei nostri giorni.
Al che il mio adorato CM mi ha fatto la sorpresona di essersi preso il resto del pomeriggio per festeggiare con me il primo anniversario di fidanzamento, così siamo tornati a casa a fare niente fino a sera, quando siamo andati tristemente al cinema (odio andare al cinema di sabato sera).
Domenica abbiamo fatto niente sul divano per tutto il giorno, finchè ci siamo decisi ad uscire solo perchè si riuniva tutta la mia speciale combriccola di ragazze con relativi uomini e noi saremmo stati i soli a mancare.
Fine della storia!

Tutto questo fare niente ha portato alle seguenti, inutili considerazioni:
*in premestruo/mestruo sono una m*rda. Ho mangiato 8 chili di pop corn, due buste di patatine, una confezione da 5 di kinder cereali, tramezzini a schifo, toast con salsa rosa, crocchette di patate e chele di granchio fritte, cioccolato milka coi cereali, panini dolci con burro e miele, pizzette e crostini per due giorni di fila. Ora mi aspetta una settimana in bianco e palestra a volontà, o arriverò a Natale rotolando.
*ecco, appunto il Natale. D'accordo col CM (io e il CM d'ACCORDO??? Si è visto mai??) abbiamo deciso di fare l'albero bianco. Ovvero, di prendere il nostro vecchio albero di plastica e di spruzzarlo tutto con la bomboletta, per poi decorarlo di palle argentee e bianchicce. Chissà che schifezza combineremo, casomai buttiamo tutto e rubiamo qualche ramo quassù in montagna e lo decoriamo come gli anni passati di rosso e oro e festa finita.
*il CM è ingrassato da paura e gli sta stretto tutto e perciò s'incaz*a e mi sta nervoso tutto il giorno. Soluzione: o prendo e mi trovo qualcosa da fare con qualcun altro che non sia lui, così non subisco i suoi inutili isterismi, o lego un pasticcio di ragù alla fine di una canna da pesca attaccata ad un tapis roulant e lo faccio correre tutti i giorni tutto il giorno finchè non vomita fuori la tartaruga che aveva nel torace e che sembra essersi mangiato.
*il weekend è passato troppo velocemente e ora mancano 5 lunghi giorni al prossimo. Non che non mi piaccia lavorare, andare in palestra, fare gli aperitivi intrasettimanali, le lunghe telefonate con le mie ragazze, le cenette da mammà, le coccole da stanchi a fine giornata, insomma, a me piace il tran-tran quotidiano, sono una noiosa che ama fare sempre le stesse cose tutti i santi giorni, ma io voglio dormire, dormire tantissimo e ho deciso che presenterò una petizione in parlamento in cui chiederò anzi ordinerò che anche per noi esseri umani diventi legale andare in letargo. Insomma, perchè gli orsi si e noi no???

Chiudo qui, che è meglio. Buona settimana bimbe!

venerdì 18 novembre 2011

La vergogna di me stessa

Per avere un  blog, la capacità di autoanalisi è d’obbligo, e quando questa viene meno, ci si appoggia ai fedeli lettori. Eh si, proprio voi lì dall’altra parte dello schermo!
Insomma, ero lì che chiacchieravo telefonicamente con la mia fedele amica TestimonePazza e succede questo. Dovete sapere che TestimonePazza convive ormai da diversi anni con un uomo fantastico, ma che non ha gran voglia di sposarla. Ultimamente lo stiamo un po’ convincendo, un po’ obbligando, tanto che sembrerebbe che ci possa essere una data papabile. Ed ecco che TestimonePazza impazzisce del tutto e comincia a spararne di ogni.
La chiamo io per informarla che c’è un dottore che per la modica cifra di 3.ooo euri toglie la melanina dall’iride dell’occhio per far uscire il colore azzurro che pare abbiamo tutti di base. Decidiamo che dobbiamo assolutamente fare l’intervento in tempo per il suo matrimonio, e che quello potrebbe essere la mia bomboniera da testimone, ma che i confetti li voglio lo stesso a parte. Ridiscutiamo del colore del matrimonio, del fatto che il prete (lo stesso del mio matrimonio), visto che mio parente  e che è un tesoro, potrebbe acconsentire a vestirsi in tinta se glielo chiedo. Parliamo della gita che dobbiamo assolutamente fare a Milano o Napoli per trovare le scarpe che in realtà esistono già nella nostra testa e che quindi faremmo prima a farle fare, e di quella a New York da Kleinfeld Bridal per il vestito. Il tutto con la massima serietà. Parliamo di dettagli ed è lì che scatta il mio perché.
Lei è lì che parla di trattamenti per ammorbidire la pianta dei piedi e io sparo la mia ‘pensa che io manco il baffetto mi sono fatta’. ‘IIIIIIIHH ma scherzi???’. ‘No, mi sono guardata allo specchio, ho fatto spallucce e mi son detta che tanto non si vedevano’.
Ma Perché???
Io sono la Regina del Perfezionismo. Nessun dettaglio mi sfugge, e soprattutto, nessun dettaglio viene lasciato al caso. Il mio matrimonio è stato sezionato, curato, programmato e realizzato in ogni sua minima parte, e non per niente è stato un successo. Tutto perfetto, tutto secondo i piani. E così è tutta la mia vita.
Ogni mattina prima di uscire di casa scelgo gli orecchini in base al vestito, l’orologio, la cintura, un velo di ombretto intonato, il profumo e naturalmente, scarpe e borsa. Io sono sempre impeccabile, col tacco anche ad una cena a casa di amici. Io sono quella che viene copiata, quella che le amiche quando escono con me chiedono come mi vesto e come si devono vestire loro, quella che viene chiamata dalle stesse amiche quando sono in un negozio e mi descrivono il vestito che vorrebbero comprare e cosa devono prendere da abbinarci.
E allora Perché???
Perché per il mio matrimonio me ne sono fregata dei piccoli particolari che riguardavano la mia personcina?
Primo fra tutti, me ne son fregata della linea. Non ho fatto dieta, non correvo, e soprattutto, ho mangiato come una scrofa incinta di 12 maialini ingordi. Ne risulta che ho il doppio mento in tutte le foto.
Ho preso l’appuntamento per la pedicure dalla mia estetista che sapevo perfettamente che non sa fare la french nei piedi, quindi ho avuto la french per tutta l’estate tranne che dal 27 agosto in poi.
Ho completamente ignorato la regola del ‘qualcosa di nuovo……ecc’, non avevo niente di prestato e blu.
Il mio fidanzato per ringraziarmi di tutto il lavoro fatto per noi e il nostro matrimonio, una settimana prima della fatidica data mi ha regalato un massaggio thailandese agli olii aromatici per andare a rilassarmi per un’ora e mezza ed avere così la pelle più luminosa. L’ho fatto sabato scorso.
E, ovviamente, non ho fatto il baffetto.
…si, sono la vergogna di me stessa.
Ripeto, vi chiedo, Perché per il mio matrimonio me ne sono fregata dei piccoli particolari che riguardavano la mia personcina?
(anche se poi, il risultato, è stato bello lo stesso…voglio dire, mi ha sposata!! Guardate qua:)

martedì 8 novembre 2011

Coincidenze (?)

Minc*ia sta pioggia se non mi innervosisce. A voi no? Non che arrivi a rovinarmi le giornate, ma se poi mi succedono cose poco gradevoli mi irrito ancora di più.

Tipo, son lì che guido cantando felice e contenta e mi interrompono la canzone sul più bello. Che nervoso! Faccio per cambiare stazione ma lo speaker annuncia la prossima, che conosco e che posso quindi cantare.
La canzone è una richiesta con dedica.

Ecco. è a quel punto che il nervoso si trasforma in un'ira funesta condita da notevoli istinti alla violenza. Ma vi spiego!

Mettiamo che, così, per finta:
CoinquiMarito si chiami Alfredo;
CoinquiMarito faccia il modello di calzini (in effetti ha dei bei piedi);
CoinquiMarito (che da questo istante chiameremo tutti CM per mia esclusiva comodità) lavori in provincia di Canicattì;
CM lavori per la 'Calzini&Calzetti';

Posto tutto ciò, riascoltiamo ora insieme la dedica radiofonica mandata in onda in un piovoso venerdì pomeriggio:
'E adesso ascoltiamo la canzone richiesta dalla nostra amica GGGessica della provincia di Canicattì, che la dedica ad Alfredo, il modello di calzini più bello della 'Calzini&Calzetti'. La canzone è Someone Like You di Adele!'

E ora, ascoltiamo insieme la famosa canzone:
'Ho sentito che ti sei sistemato
che hai trovato una ragazza
e che ora sei sposato
Ho sentito che i tuoi sogni si sono realizzati
Suppongo che lei ti dia le cose che io non ti ho dato
(...)

Speravo potessi vedere la mia faccia e capire che per me
non è finita
(...)

Sai il tempo vola,
solo ieri erano i momenti più belli della nostra vita
siamo nati e cresciuti in una foschia estiva*
(...)
Non ti preoccupare, troverò qualcuno come te
Auguro solo il meglio anche a te
Non mi dimenticare (...)'

Ora, abbiamo diverse opzioni:
A) entrare come una furia nella stazione radiofonica con un mitra ed intimare la consegna immediata dei recapiti della nostra amica GGGessica per poter andare a fare due paroline con lei;
B) fare due paroline direttamente con il nostro amico Alfredo circa la storia della *foschia estiva con il solito mitra sotto braccio;
C) calmarci e pensare che sia solo un grosso cumulo di coincidenze date dal fatto che:
c1) c'è tanta gente che si chiama Afredo;
c2) c'è tanta gente che fa il modello di calzini;
c3) la provincia di Canicattì è bella grande;
c4) la 'Calzini&Calzetti' è una grossa rete in franchising largamente distribuita su tutto il territorio;

Massì.
Sono coincidenze.
Coincidenze?
(voi ci credete??)